Fabrizio Faraco

[Fabrizio Faraco]

Piero e Jacopo (mi sa che io e te ci conosciamo bene) vi consiglio di registrarvi sulla pagina facebook dei facilitatori italiani (la possiede Daniele Radici, ma è un luogo di ritrovo pubblico) https://www.facebook.com/search/top/?q=lego%20serious%20play%20-%20italian%20community&epa=SEARCH_BOX

Vi consiglio inoltre di registrarvi a lspdirectory.com poichè attraverso di essa sarà possibile entrare nella community di seriousplay.training 2.0

Francesco queste sono community della Association of Master Trainer e quindi non sono aperte a Trivio Quadrivio.

Tutti e tre potete contattarmi su Linkedin (dove trovate la mia email eil mio cellulare) in modo da avere un filo diretto per le diverse attività che la community italiana mette in campo. https://www.linkedin.com/in/fabriziofaraco/

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I’d like to be added
Fabriziofaraco@outlook.com

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Troverei molto difficile una facilitazione da remoto. Le informazioni necessarie a gestire in modo adeguato il processo sono molte di più di quelle ottenibili da una telecamera. Ma soprattutto le sensazioni che la presenza mi fornisce non sono legate esclusivamente alla vista. C’è quindi una profondità diversa nella facilitazione dal vivo.

[Fabrizio Faraco]

Grazie Patrizia. E’ vero che conversione è un po’ esagerato, però l’impressione nei partecipanti è sempre palpabile

[Fabrizio Faraco]

Come sempre il confronto ci aiuta a trovare soluzioni originali. Sono d’accordo con quanto scrive Massimo Mercuri. Pur non trovando l’idea di un albo, intesa come ordine, utile, l’idea di un album, inteso come quelli dei college americani che vediamo spesso nei film e nelle serie, è un’ottima idea. In fondo la cosa più vicina a questo album è proprio questo sito che Marko Rillo tiene così bene

[Fabrizio Faraco]

Essere certificati non è necessario, ma solo consigliato. Un facilitatore certificato ha un’etica e una professionalità che emergono alla lunga. Essere certificati non implica che si è buoni facilitatori tout-court. Non credo serva un ordine né tanto meno un’autorità garante. Credo che debba essere il “mercato” (inteso come competizione tra migliori) a decidere. Mi piace recuperare un articolo di una partecipante ad un workshop con Paolo Manocchi e Lorenzo Massacci (entrambi certificati e validissimi professionisti) che pone la questione dei facilitatori nei giusti termini. http://www.ilariamauric.it/2014/11/24/perche-giocare-seriamente-con-i-lego-serious-play/

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Patrizia le ho suggerito di essere parte di questa comunità e di questo forum. Su Masssimo concordo con te: un vulcano creativo

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Oggi ne ho incontrata una per condividere l’esperienza. Le ho parlato anche del forum in italiano e ovviamente anche di te, Patrizia.

[Fabrizio Faraco]

Per rispondere alla tua domanda (con colpevole ritardo) la più bizzarra che mi viene in mente è quella di usarla in un contesto politico o cmq dove l’approccio burocratico la fa da padrone. Sarebbe una bella sfida, sia per garantire partecipazione a tutti, ma soprattutto nel disegnare un workshop capace di muovere i partecipanti dall’approccio burocratico.

[Fabrizio Faraco]

Congratulazioni Patrizia. La revisione scientifica per un libro come questo conta più della traduzione!

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